La chiesa di San Francesco a Ripa è la prima chiesa dedicata al Santo di Assisi a Roma, luogo importantissimo poichè ospitò il francescano durante i suoi soggiorni romani.
Nell’area dove è stata costruita la chiesa esisteva già nel X secolo un ospizio per l’accoglienza dei poveri. Nel corso dei secoli successivi avvennero una serie di lavori di ricostruzione, che portarono la chiesa ad assumere l’aspetto attuale. Fondamentale la campagna di lavori condotta da Mattia de Rossi conclusasi nel 1701.
Si accede alla chiesa attraverso la facciata barocca del De Rossi, l’interno è a tre navate a croce latina e presenta cappelle laterali. La navata centrale è coperta da una volta a crociera. L’ambiente è quello tipico francescano, privo di sfarzo o lusso, ma tuttavia arricchito da numerose opere e monumenti funebri che adornano pilastri e pareti.
A sinistra si aprono: la cappella dell’Immacolata Concezione con la pala del medesimo soggetto del fiammingo Maarten De Vos; da questa cappella si accede alla cappella di Giorgio De Chirico, le cui spoglie sono stata trasferite qui nel 1992, per volere della moglie Isabella Pakszwer. Alla chiesa sono state donate anche tre tele del Maestro: Autoritratto, Ritratto della moglie Isa (La dama velata) e La Caduta o Salita al Calvario. Segue la cappella dell’Annunciazione con la tela di Francesco Salviati; la cappella di San Carlo da Sezze ospita una copia del San Michele Arcangelo di Guido Reni.
Nel transetto sinistro si trova la cappella Palluzzi Albertoni con la pala d’altare Sant’Anna la Vergine e Gesù del Baciccia (1675). La cappella è famosissima perchè ospita l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni di Gian Lorenzo Bernini.
Sul lato destro si aprono: Cappella di San Giovanni da Capestrano, la pala d’altare e le storie della vita del Santo sono del bolognese Domenico Muratori; la cappella di San Giuseppe, la pala d’altare con la Sacra Famiglia e il Padre Eterno è di Stefano Legnani.
Nel transetto destro si apre la cappella Rospigliosi-Pallavicini, la pala Pietro d’Alcantara e San Pasquale Baylon in adorazione eucaristica è di Giuseppe Chiari.
L’altare Maggiore della Chiesa è in stile barocco con marmi policromi, è stato realizzato dall’architetto francescano fra Secondo da Roma. Al centro la statua lignea di San Francesco in estasi sostenuto dagli angeli, dello scultore francescano fra Diego da Careri.
Curiosità
La cappella di San Carlo da Sezze in passato era dedicata alla Pietà, poiché ospitava l’opera di Annibale Carracci con il medesimo soggetto, donata da Lucrezia Mattei di Paganica. Il dipinto nel 1797 venne sottratt0 dalle truppe francesi di Napoleone e trasferito a Parigi, dove attualmente è collocat0 al Louvre.
L’opera sarebbe stata realizzata prima del 1603, anno di datazione di una copia eseguita dal Domenichino, dove però compare una variante. Infatti al posto di San Francesco presenzia all’evento Giuseppe di Arimatea, come mai? Probabilmente Domenichino, allievo del Carracci, avrebbe realizzato la copia prima che il Maestro avesse apportato la modifica. Evidentemente Annibale cambiò un personaggio per adattare meglio l’opera alla chiesa in cui sarebbe stata destinata.