La chiesa di San Benedetto in Piscinula è stata costruita sui resti dell’abitazione della Gens Anicia, dove secondo la tradizione soggiorno per alcuni anni San Benedetto, prima di trasferirsi a Subiaco, abbandonando la sua vita precedente e fondando successivamente l’ordine dei Benedettini.
Una prima cappella doveva già esistere nella prima metà del VI secolo, nel luogo dove sorge l’attuale Cappella della Madonna, nota per la Madonna della Misericordia, un dipinto del XII secolo. Dalla essa si accede alla cosiddetta Cella di San Benedetto, un piccolo ambiente in cui è possibile vedere i resti della costruzione del IV-V secolo.
Il piccolo luogo di culto venne annesso alla costruzione della nuova chiesa nell’XII secolo. L’ edificio era diviso in tre navate da colonne di spoglio, presentava un tetto a capriate lignee, il pavimento cosmatesco e le pareti affrescate da dipinti emersi durante i restauri dell’edificio, tra cui gli affreschi di Sant’Elena e la Sant’Anna Matterza.
Di grande interesse è l’affresco staccato e conservato su tabula rappresentante San Benedetto, di datazione oscillante IX-XII secolo. Esso rappresenta Benedetto ancor giovane, con poca barba, in piedi, e con un baculo in forma di “T”, come gli antichi monaci d’Oriente. Il suo abito non è propriamente nero, ma riporta il colore leggermente scuro della lana naturale, come era in uso fino al sec. X. Questa tabula si trova attualmente nella navata di destra, vicino all’ingresso.
Sull’altare maggiore è conservata una seconda rappresentazione di San Benedetto seduto, in vesti nere, con il baculo in forma di pastorale e il libro della sua Regola aperto, probabilmente risalente al sec. XIII.
La chiesetta vanta il campanile più piccolo di Roma all’interno del quale suona una campana datata 1069.