Oratorio di San Silvestro

L’Oratorio di San Silvestro è annesso alla Basilica dei Santi Quattro Coronati ed è stato costruito nel 1246, per volere del cardinale Stefano Conti. Nel 1570 è divenuto di proprietà della Confraternita dei Marmorari.

L’interno, di pianta rettangolare è coperto con una volta a botte decorata con stelle e croci policrome, il pavimento è cosmatesco. Sulle pareti si estende uno straordinario ciclo di affreschi dedicato alle storie dell’imperatore Costantino.

Interno Oratorio di San Silvestro, Roma
Interno Oratorio di San Silvestro, Roma

La lettura degli affreschi inizia dalla controfacciata dove in alto, all’interno di una lunetta, Cristo è assiso in trono tra i simboli della passione, affiancato dalla Vergine, Giovanni Battista e gli Apostoli. 

In basso invece iniziano gli episodi dedicati a Costantino: Costantino colpito dalla lebbra, potrebbe guarire solo facendo il bagno nel sangue di bambini, ma si rifiuta. L’imperatore sogna San Pietro e San Paolo che gli consigliano di convocare papa Silvestro; Tre messi a cavallo si recano sul monte Soratte a cercare il papa; I tre messi vengono accolti dal papa; Silvestro si reca a Roma ad incontrare Costantino e gli mostra due icone con San Pietro e Paolo, che l’imperatore riconosce nelle persone sognate; Costantino viene battezzato; Costantino dona al papa la tiara e il sinichio; L’imperatore lo guida tenendo le redini, mentre due personaggi sorreggono la croce, simbolo del potere spirituale e la spada, simbolo del potere temporale.

Sull’altra parete prosegue la storia con: Silvestro resuscita un toro ucciso da un sacerdote ebreo; Elena, la madre di Costantino, ritrova la reliquia della Vera croce; Silvestro libera il popolo romano dal drago.

La scelta di questo soggetto va contestualizzata nel particolare momento storico, ossia lo scontro tra papa Innocenzo IV e la politica espansiva di Federico II di Svevia. Con questi affreschi si vuole ribadire che il potere su Roma è stato conferito al papa da Costantino, scegliendo di spostare la capitale in Oriente. Si voleva fare valere il diritto papale appellandosi alla Donazione di Costantino, un documento in realtà scopertosi un falso medievale e non scritto ai tempi dell’imperatore. 

La decorazione è stata ultima con gli affreschi della scarsella, realizzati da Raffaellino del Garbo nella seconda metà del XVI secolo. 

Curiosità

Osservando la parete destra, in alto, si scorgono due aperture circolari ad imbuto, a cosa servivano? A trasmette le celebrazioni nella sala superiore, senza doversi recare nell’Oratorio.

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