A chi deve la sua fama Van Gogh?

Vincent Van Gogh, La vigna rossa, 1888, Museo Puškin delle belle arti, Mosca

Il 30 marzo 1853 nasceva a Zundert Vincent Van Gogh, uno degli artisti più amati oggi, il cui talento è stato del tutto sottovalutato in vita.

Durante la sua carriera artistica realizzò centinaia di opere con paesaggi e soggetti  tratti dalla vita quotidiana, da quel mondo spesso popolato di umili, che lo circondava. Ma quante opere ha venduto in vita? Solo una! L’opera è La vigna rossa, realizzata nel 1888 ad Arles, e venduta per 400 franchi alla pittrice impressionista Anna Boch nel 1890.
Allora a chi deve la sua fama post-mortem? A due donne: a Johanna Bonger, la moglie dell’amato fratello Theo con cui intrattenne una ricca corrispondenza epistolare e a Helene Kroller-Muller.
Vincent Van Gogh, Girasoli, 1888, National Gallery, Londra

Jhonna Bonger agì su tre fronti: pubblicò le lettere tra i fratelli un po’ alla volta a partire dal 1914, prestò le opere in suo possesso alle mostre internazionali così da far conoscere il lavorò del cognato e ne vendette una parte. Tra i primi compratori ci furono persone ricche e influenti così anche le gallerie più importanti acquistarono i quadri di Van Gogh. Nel 1924  il curatore della National Gallery di Londra provò ad acquistare uno dei quadri della serie dei girasoli, ma dovette attendere a lungo prima di riuscire nell’impresa. Jhonna non voleva venderla poiché ne era molto affezionata, ma alla fine cedette poiché capì che solo vendendo uno dei capolavori del cognato, in uno dei più importanti musei del mondo, lo avrebbe consacrato. Nel 1925, un anno dopo esssersi separata dai Girasoli  morì; sembra curioso ma la vendita del dipinto sembrerebbe essere stato l’ultimo tassello inserito nella sua vita che rimarrà indissolubilmente legata alla fama di Vincent Van Gogh.

L’altra donna che giocò un ruolo determinante fu Helene Kroller-Muller, una delle donne più ricche di Olanda, che nel 1908 acquistò uno dei primi lavori dell’olandese, e da allora iniziò una vera storia d’amore con i dipinti dell’artista. Helene non perdeva occasione quando si recava a Parigi per comprare un suo quadro. Nel corso degli anni furono ben 91 le opere entrate in suo possesso, una collezione seconda solo a quella del museo Van Gogh di Amsterdam. Anche la Kroller-Muller fu cruciale per alimentare la fama di Vincent perchè espose la sua collezione e prestò i suoi quadri ad altri enti, che a loro volta organizzarono mostre.

 

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