Il 24 gennaio del 76 d.C. nasceva ad Italica o a Roma, il futuro imperatore Adriano. Rimasto orfano a soli nove anni, ne divenne il tutore l’imperatore Traiano, che non aveva avuto figli dal matrimonio con Plotina. Adriano coprirà ben presto incarichi importanti e strinse ulteriormente il legame con la famiglia imperiale sposando Vibia Sabina, la pronipote di Traiano. Alla morte di quest’ultimo, nel 117, sarà proprio lui a succedergli al potere, dimostrando di essere degno dell’impero. Se il suo predecessore lo aveva portato alla sua massima espansione, lui tenterà di consolidare i confini, noto è il Vallo di Adriano in Britannia.
Si mostrerà un appassionato viaggiatore, infatti amava spostarsi non solo per controllare le provincie, ma anche per il piacere di conoscere. Famoso è il suo interesse per la filosofia greca, che esternava ulteriormente portando la barba lunga come i filosofi. Non esitò a farsi ritrarre con questo look, divenendo il primo imperatore a comparire con la barba nei ritratti.
Si dilettava anche in architettura, sembrerebbe essere stato lui stesso il progettista del proprio mausoleo, conosciuto con il nome di Castel Sant’Angelo. Cassio Dione racconta anche un episodio curioso in merito a questo suo interesse. Mentre Traiano e Apollodoro di Damasco, architetto imperiale, discutevano sul Foro di Traiano, Adriano si intromise per dire la sua e Apollodoro lo interruppe asserendo: “Andate via e continuate a disegnare le vostre zucche. Tu non sai niente di questi problemi“. Apollodoro quindi lo considerava un dilettante e le “zucche” a cui si riferiva erano le cupole particolari progettate da Adriano. Divenuto imperatore non dimenticò l’offesa, infatti, sempre secondo Dione, Apollodoro fu prima esiliato e poi messo a morte.
Famosa è anche la sua relazione con il giovane Antinoo, morto annegato misteriosamente nel Nilo, e di lui Adriano riempirà l’impero di sculture, dopo averlo divinizzato.
L’imperatore dai molteplici interessi morì a Baia nel 138 d.C. ed è passato alla storia per essere stato uno dei buoni imperatori. Il suo successore, Antonino Pio. farà erigere in suo ricordo un tempio, i cui resti maestosi sono ancora visibili a Piazza di Pietra.