Il 18 gennaio del 1987 ci lasciava a Roma Renato Guttuso. La sua prima formazione avviene in sicilia, regione di origine, dove mostra un precoce talento, che lo porta a realizzare prime opere già a tredici anni e a diciassette a partecipare alla sua prima collettiva a Palermo.
Prosegue i suoi studi, viaggiando molto, apprezzando artisti come Corbet, Picasso e Van Gogh e decide di trasferirsi definitivamente a Roma nel 1937. Il suo espressionismo e i suoi soggetti affondano le radici nella sua terra caratterizzata da olivi e limoni, ma anche in uno spiccato interesse per tematiche sociali e politiche, evidenti in alcune opere come Fucilazione in campagna o Fuga dall’Etna. Questo suo interesse lo porterà ad iscriversi al Partito Comunista nel 1940 e ad essere eletto nel 1976 al Senato della Repubblica per il PCI nel collegio di Sciacca.
L’opera che lo consacrò, nonostante le critiche, sarà La Crocifissione, in cui denunciava gli orrori della guerra.