Nato a Parigi il 9 gennaio del 1590, Simon Vouet era figlio del pittore Laurent Vouet, che fu il suo primo insegnante. Viaggiò in Inghilterra, a Costantinopoli, per poi recarsi in Italia dove visiterà alcune città, tra cui Roma. Nella città dei papi ebbe la possibilità di studiare le opere di Caravaggio, che non lo lasciarono indifferente, come nella Buona ventura.
Si fece facilmente strada negli ambienti altolocati dipingendo opere con soggetti tratti dalla letteratura, eroine, opere di carattere sacro. Tra i suoi committente spiccano i nomi del cardinale Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII, il cardinale Francesco Maria Del Monte, protettore del Caravaggio durante il soggiorno romano, per il quale dipinse la Nascita della Vergine e il ciclo di San Francesco in San Lorenzo in Lucina. Ricevette anche la commissione per una tela per la basilica di San Pietro, purtroppo perduta. La sua attività era talmente riconosciuta e apprezzata che fu messo a capo dell’Accademia di San Luca.
Tornato in patria proseguì la sua carriera aprendo una bottega con la moglie Virginia Vezzi, anche lei pittrice, diffondendo il barocco italiano in Francia. A testimonianza dell’importanza che questo artista ebbe nell’arte francese le parole di Denis Lavalle, ispettore capo dei monumenti storici «Se Charles Le Brun, Jacques Louis David o, in un certo senso, anche Eugène Delacroix sono esistiti, ciò è avvenuto perché vi era stato prima di loro Simon Vouet».